Quante sono le specie di pipistrelli?

Fino a oggi in Svizzera sono state censite 30 specie di chirotteri. In Ticino le specie attualmente presenti sono 23. Altre 2 specie osservate in passato non sono più state segnalate da oltre50 anni e vengono considerate estinte. Mondialmente sono oltre 850, la maggior parte delle quali vive nelle zone tropicali. I parenti più prossimi dei pipistrelli, le volpi volanti, contano a loro volta circa 150 specie. A livello mondiale vi sono dunque almeno 1’000 specie appartenenti all’ordine dei chirotteri.

Cosa mangiano i pipistrelli?

I pipistrelli indigeni si nutrono di insetti. Scelgono le loro prede in maniera opportunistica, mangiano cioè quello che riescono a catturare. Le specie piccole si cibano quindi tendenzialmente di prede più piccole rispetto ai chirotteri più grandi. Alcune specie mostrano però una certa tendenza alla specializzazione: il Vespertilio maggiore, per esempio, ha una particolare predilezione per i grossi carabidi, mentre gli Orecchioni hanno una passione per le falene. In Europa è presente un’unica specie che non si nutre esclusivamente di insetti. Si tratta della Nottola gigante (Nyctalus lasiopterus), un pipistrello di grossa taglia che, a seconda della stagione, si ciba quasi solo di uccelli oppure mangia insetti come tutti i suoi colleghi. In Svizzera la Nottola gigante è stata osservata solo poche volte e la sua presenza è sporadica. Altre specie di grosse dimensioni (nessuna delle quali indigene) si nutrono di topi, rane e addirittura pesci. Nel nuovo mondo vi sono anche alcune specie che succhiano il nettare dei fiori come i colibrì e alcune piante dipendono addirittura esclusivamente dai pipistrelli per l’impollinazione. Le volpi volanti, strette parenti dei pipistrelli, si cibano quasi solo di frutta.

I pipistrelli mangiano anche zanzare?

Sì, alcune specie di pipistrelli si cibano anche di zanzare. Essendo animali notturni si nutrono principalmente delle specie di zanzare più notturne e crepuscolari. Per maggiori dettagli potete scaricare questo pdf.

Quanto mangia un pipistrello nel corso di una notte?

È stato osservato che in una notte un Vespertilio di Daubenton si lancia oltre 3000 volte contro una potenziale preda. Se assumiamo che la metà degli attacchi porta effettivamente alla cattura di un insetto, il Vespertilio di Daubenton mangia fino a 1500 insetti a notte. Le specie che si nutrono di prede di dimensioni maggiori devono catturare meno insetti. In generale per tutte le specie la quantità di cibo ingerita nel corso di una notte corrisponde a circa 1/3 del loro peso. Si tratta di una quantità notevole: infatti, se traduciamo linearmente, un uomo di 60 kg dovrebbe mangiare 20 kg di cibo al giorno!

I pipistrelli depongono uova e costruiscono nidi?

No. I pipistrelli sono mammiferi e danno alla luce i loro piccoli alla medesima maniera di noi umani, con l’unica differenza che il parto avviene a vari metri di altezza. Per non precipitare al suolo il piccolino nasce quindi con i piedi in avanti, in maniera da potersi subito aggrappare alla madre. Solitamente i pipistrelli partoriscono un solo piccolo alla volta e hanno due mammelle per allattarlo. Essi non costruiscono alcun tipo di nido, ma si limitano ad infilarsi in solai, fessure o buchi già esistenti.

I pipistrelli si riproducono come topi?

No! I pipistrelli mettono alla luce un solo piccolo all’anno, eccezionalmente due, gemelli. Inoltre il tasso di mortalità annuo ammonta al 30-50%, a seconda della specie. E’ per questo che le colonie non aumentano in modo considerevole di anno in anno.

Cosa fanno i pipistrelli durante il giorno?

Parte della giornata, e soprattutto le prime ore del mattino, vengono trascorse dormendo. Il resto del tempo è dedicato ai contatti sociali e all’igiene personale. Se il tempo è particolarmente freddo, i pipistrelli possono adattare la temperatura corporea alla temperatura dell’ambiente, entrando in uno stato chiamato “torpore” che permette loro di risparmiare energia.

I pipistrelli vanno in letargo?

Sì, i pipistrelli trascorrono l’inverno profondamente addormentati e adattano la temperatura corporea alla temperatura dell’ambiente per risparmiare energia. Trascorrono il letargo in posti freschi e relativamente umidi, dove la temperatura non scende praticamente mai al di sotto dello zero. Spesso si tratta di grotte o anfratti rocciosi. In Svizzera sono noti pochi rifugi invernali, probabilmente perché nel nostro paese ci sono molte cavità rocciose per cui gli animali si disperdono.

I pipistrelli ci vedono?

Sì, come la maggior parte dei mammiferi anche i pipistrelli hanno occhi per vedere. Poiché questi sono relativamente grandi, il loro ruolo nell’orientamento e nella caccia non deve essere sottovalutato. I chirotteri vedono però solo in bianco e nero, come i cani e i gatti. Questo ha un vantaggio: in presenza di poca luce la risoluzione in bianco e nero è di gran lunga migliore rispetto a quella a colori.

Perchè i pipistrelli stanno a testa in giù?

La risposta a tale domanda è probabilmente da ricercare nell’evoluzione di questi animali. Si suppone che oltre 60 milioni di anni fa i pipistrelli cacciavano gli insetti arrampicandosi sugli alberi. Durante l’evoluzione la selezione naturale ha agito su di essi, ‘costringendoli’ ad adattare le strategie di vita (caccia, rifugi, ecc.) ai mutamenti delle situazioni ambientali (concorrenza con altri insettivori, scarsità alimentare, predazione). Uno di questi adattamenti, rilevatosi in seguito ‘il migliore’ o ‘il più fortunato’, è stato probabilmente quello di penzolare dai rami o dalle volte delle grotte tenendosi appesi con le zampe posteriori. Ciò ha permesso ai pipistrelli di catturare gli insetti volanti planando dolcemente con le mani, all’inizio solo ‘palmate’, e in seguito divenute vere e proprie ali. Inoltre, appendendosi in luoghi inaccessibili quali le fessure e i posatoi sospesi nel vuoto, i pipistrelli erano maggiormente protetti da possibili predatori (soprattutto durante il riposo diurno e il letargo).

Quanto vive un pipistrello?

I pipistrelli possono essere molto longevi e superare anche i 30 anni. L’età media è però parecchio inferiore e per la maggior parte delle specie si situa attorno ai 4 anni. Ad essere particolarmente elevata è soprattutto la mortalità giovanile. 

I pipistrelli succhiano il sangue?

Tra le oltre 1000 specie di chirotteri presenti al mondo, 3 si nutrono effettivamente di sangue. Vivono tutte nell’America centrale e in Sud-America. Due di esse si sono specializzate sugli uccelli, mentre una succhia il sangue di mammiferi. Con i loro incisivi a forma di scalpello praticano un piccolo taglio cutaneo alla loro vittima e con la lingua a forma di canaletta leccano il sangue che fuoriesce dalla ferita. Solitamente la vittima non si accorge di nulla e la perdita di sangue è del tutto irrilevante per un animale sano. I vampiri possono però fungere da vettori di malattie e perciò in molte regioni sono classificati come animali nocivi e vengono attivamente combattuti.

I pipistrelli entrano nei capelli?

Assolutamente no. I pipistrelli si orientano con un sofisticato sistema ‘radar’ in grado di percepire fili dello spessore di un capello,… figuriamoci una chioma. Queste credenze fanno parte di un retaggio culturale ancora radicato nella gente. Purtroppo molte persone credono pure che possano urinare in testa provocando calvizia, oppure che portano una gran dose di sfortuna!

I pipistrelli possono trasmettere malattie?

Sì, i pipistrelli possono trasmettere malattie all’uomo. Un pipistrello in riposo o indebolito rallenta il suo metabolismo (torpore) e appare calmo e innocuo. I pipistrelli sono però animali selvatici e vanno trattati con rispetto. Un pipistrello sano è un animale molto schivo che fugge da qualsiasi contatto con l’uomo. Se però questo viene sorpreso e non ha la possibilità di scappare, si difende con stridii e tentando di mordere. Come tutti gli animali selvatici, anche i pipistrelli possono trasmettere malattie attraverso il morso. Se trovate un pipistrello in terra raccoglietelo quindi sempre con un guanto in pelle o con un asciugamano. In casi molto rari i pipistrelli possono anche essere portatori del virus della rabbia. Comunque niente panico: è possibile infettarsi solo attraverso il morso o se la saliva entra in contatto con ferite aperte o mucose. Quindi per chi guarda, tocca senza farsi mordere o ospita una colonia di pipistrelli sotto il proprio tetto, non sussiste alcun pericolo!

I pipistrelli possono avere il coronavirus?

L’attuale pandemia di coronavirus non ha nulla a che fare con i nostri pipistrelli indigeni. È originaria dalla Cina. Inoltre ad oggi tutte le zoonosi note la cui origine è da ricondurre ai pipistrelli non sono mai state trasmesse direttamente dai pipistrelli all’uomo, ma sempre attraverso ospiti intermedi quali animali da reddito o altri animali selvatici. Una trasmissione diretta dai pipistrelli all’uomo è quindi improbabile. In Europa la probabilità è poi ulteriormente ridotta in quanto i contatti diretti con i pipistrelli sono molto rari. A differenza della Cina, per esempio, non vi sono mercati nei quali, in spazi ristrettissimi, vengono vendute e in parte mangiate diverse specie di animali selvatici, in parte ancora vive e in condizioni igieniche precarie.  Condizioni simili favoriscono il passaggio dei virus tra specie animali che in natura non si sarebbero mai incontrate.
Quindi chi ospita un rifugio di pipistrelli o osserva questi animaletti in caccia non deve preoccuparsi. Una convivenza sotto lo stesso tetto tra noi umani e i pipistrelli è possibile senza problemi! Chi però tocca un pipistrello, per esempio un animale trovato in terra, deve assolutamente proteggersi le mani con un paio di guanti o utilizzando uno straccio, come da anni raccomandato dal Centro protezione chirotteri Ticino, perché un pipistrello impaurito può mordere.

Come scoprire un rifugio di pipistrelli?

Spesso un rifugio viene tradito dalla presenza di sterco sotto il suo imbocco o al suo interno. Lo sterco dei pipistrelli è simile a quello dei topi, ma a differenza di quest’ultimo si lascia sbriciolare facilmente. Come è possibile constatare tramite un’osservazione al binoculare, esso è infatti composto principalmente dai resti degli insetti mangiati (pezzetti di esoscheletro chitinoso). Utilità: poiché la chitina ha un alto tenore di azoto, lo sterco di pipistrelli risulta essere un ottimo concime! Se sotto il rifugio oltre allo sterco osservate pure ali di farfalle notturne si tratta di una cosiddetta mangiatoia di Orecchioni. Infatti una particolarità di questa specie è quella di utilizzare località tranquille dove divorare le prede più grosse lasciando cadere le parti indigeste (ali). 

I pipistrelli hanno scelto la mia casa come rifugio – cosa fare?

Rallegratevi della presenza di questi animai rari e protetti. Il Centro protezione chirotteri Ticino è pronto a fornirvi alcuni consigli su come osservarli e conoscerli meglio: contattaci. Non sussiste alcun rischio per la vostra salute e una convivenza tra uomo e pipistrelli è possibile senza problemi. Se trovate un pipistrello in casa o per terra ricordatevi di prenderlo sempre con un paio di guanti in pelle o un asciugamano (maggiori info alla pagina cosa fare se).

I pipistrelli o i loro escrementi arrecano danni alla casa?

I pipistrelli non sono roditori e quindi non sono in grado di rosicchiare e neppure di scavarsi un ‘nido’ coi denti e tanto meno con le zampe. Non intaccano quindi né l’isolazione né i cavi elettrici. Anche lo sterco, data l’elevata temperatura all’interno dei rifugi estivi, secca molto velocemente e inoltre viene spesso espulso all’esterno del rifugio. Finora non sono stati riscontrati danni causati dai pipistrelli, tranne, in casi particolari ma molto rari, una leggera azione corrosiva dell’urina sul legno o sul polistirolo.

I parassiti dei pipistrelli potrebbero infestare altri animali domestici o addirittura l’uomo?

No! I parassiti dei pipistrelli restano sui pipistrelli e, al pari di quelli dei cani e dei gatti, non infestano l’uomo.

Vorrei rinnovare la mia casa senza sfrattare i pipistrelli – come fare?

Rivolgetevi per tempo al Centro protezione chirotteri Ticino, contattaci, saremo lieti di aiutarvi. Spesso bastano pochi semplici accorgimenti per salvare un rifugio di pipistrelli.

Vorrei favorire i pipistrelli – come fare?

Se i pipistrelli dovessero scegliere la vostra casa come rifugio potete accoglierli apertamente. Se disponete di una terrazza o di un giardino scegliete piante indigene che offrono tanto nutrimento agli insetti autoctoni e quindi di riflesso ai pipistrelli. Infine, evitando di illuminare i dintorni di casa vostra, potete contribuire a mantenere gli spazi bui tanto cari ai pipistrelli.

È permesso uccidere i pipistrelli?

No. I pipistrelli sono protetti dalla legge. Questa non solo vieta l’uccisione diretta degli animali ma pure la distruzione dei loro rifugi. In Svizzera la maggior parte dei pipistrelli sono animali rari, tanto che la maggior parte è iscritta nella Lista Rossa degli animali minacciati.